mercoledì 10 luglio 2013

Se ti chiamo, non mi scrivere. Galateo pratico ai tempi di WhatsApp

Una volta esisteva il galateo telefonico. Superato, decisamente, come superati sono i telefoni normali. Oggi ci sono decine di canali di comunicazione usabili attraverso il telefono, e i più comuni sono la telefonata, sempre lei, gli sms, WhatsApp, Facebook Messenger e la mail.
Questi 4 canali però non si sostituiscono per nulla l'uno con l'altro.
Partiamo dalla telefonata. Quando si chiama lo si fa per avere un riscontro immediato, per poter dialogare con l'altra persona, per poter sentire la sua voce. Il parlare al telefono è la cosa più vicina all'incontro di persona che ci sia, sia dal punto di vista emozionale che da quello dell'utilità dello scambio.

L'sms oggi è cambiato rispetto ad un tempo, ha preso un carattere leggermente più ufficiale dello scambio di battute in chat, a differenza del quale però ha un costo, che se raffrontato alla gratuità di What's up e Messenger è altissimo. Quindi è diventato scortese mandare un sms non richiesto, perchè implica una spesa, seppur di pochi centesimi, per la risposta. Chiedere un favore via sms è particolarmente antipatico, costringe la persona a cui si è chiesto il piacere a spendere pure qualche centesimo per fartelo. Molto meglio la telefonata. 
Diverso ancora il discorso per WhatsApp, che è un ibrido, poichè consente di scriversi gratuitamente e con maggiore fluidità rispetto agli sms, non ha limiti di testo e consente allegati di ogni tipo con versatilità, senza la macchinosità della  mail e con estrema immediatezza, e consente però anche di vedere se la persona alla quale si sta scrivendo ha letto il messaggio e se sta scrivendo o meno. Si può dire che sia molto intimo l'uso di what's up, e perciò, proprio per il suo carattere estremamente  informale (sapendo che l'altra persona sa che il messaggio è già stato letto appare scortese attendere a lungo per rispondere, richiede una risposta immediata) è sconsigliato con le persone con cui si hanno rapporti formali (ad esempio con i colleghi di lavoro, in particolare i superiori).
Facebook Messenger è meno impegnativo, perchè consente a chi lo riceve di dire "Ok, ho letto, dopo quando sarò al computer ti risponderò, ora sono di fretta", però è sempre Facebook, e usarlo per questioni ufficiali o per questioni di lavoro appare spesso fuori luogo. Facebook è una piazza dove ci si distrae e dove si comunica a livello ludico, siamo certi di volerlo usare per questioni lavorative?
La mail è lo strumento adatto per questo tipo di cose. Non consente di sapere se la lettura è avvenuta o meno, ma proprio perchè si può usare in un ambito professionale la fiducia che questo avvenga regolarmente va data. Una mail non richiede un riscontro immediato, ma può essere combinata con gli altri canali. Una mail urgente può essere abbinata a un sms "Le ho inviato la mail sulla pratica Fantozzi, mi servirebbe una risposta urgente, Grazie" o, ma solo se si è in rapporti abbastanza stretti, a un messaggio su Messenger, o se in altri ancora più stretti (ad esempio il collega con cui si lavora assieme a un progetto) anche su WhatsApp, chiedendo magari anche un riscontro "Inviata mail pratica Fantozzi, vista? Che ne dici?" ma solo, e ripetiamo solo, in orario di lavoro, o in un orario che si sa essere dedicato dal collega a questo argomento. Mai, ad esempio, il sabato pomeriggio, se si sa che questo collega sta andando a portare i figli a fare una passeggiata, o se non si sa cosa faccia. Oppure la classica telefonata, sempre evitando tempi e orari sbagliati.
Altre combinazioni non sono indicate. La più antipatica certamente è rispondere ad una telefonata con un sms o con un messaggio di altro tipo. Chi ha bisogno di parlare telefonicamente non ha bisogno di scrivere. Al massimo si può rispondere "Ho visto la chiamata di stamattina, non potevo rispondere, richiamami pure ora quando vuoi", oppure "Non ti posso rispondere, sono in riunione, ti posso chiamare io dopo le 12?", ma mai "Non posso rispondere ora, cosa c'è?". Probabilmente se l'altro interlocutore stava chiamando era per qualcosa che sarebbe complesso riportare per scritto, o per confrontarsi su un argomento ampio, chiedergli di scriverti il contenuto di una telefonata è perlomeno antipatico.

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