mercoledì 17 luglio 2013

Musica in bici 2 - Da Elvis ai Pagliaccio passando per Bianco, Gazzè e Fabi

In "Musica in bici 1" vi abbiamo raccontato Elvis che preferiva una bici a una chitarra, dei Beatles che scappavano sulle due ruote in Help e vi abbiamo mostrato il video originale dei Queen con le cento ragazze nude in Bycicle Race.
Tra gli anni '80 e '90 si registrano diversi video "ciclistici": in Italia Baccini e Paolo Belli, coi "Ladri di biciclette" cantavano "Sotto questo sole" bello pedalare... (vedete il video, è imbarazzantemente anni '80) mentre in Inghilterra i The Smiths fanno un paio di video sui pedali, tra cui I Started Something I Couldn't Finish.
In Italia però la bicicletta diventa una vera e propria moda nei video, specie nella scena indie.
I più famosi sono Max Gazzè e Niccolo Fabi che vanno al mare su un tandem in "Vento d'estate". Se ci fate caso il tandem è vintage, con la parte davanti (quella che guida Fabi) da uomo, e quella dietro, dove c'è Gazzè, da donna, senza la sbarra. Poi ci sono i Pan che cantano "Gianni va veloce" (non ve la ricordate? Ascoltatela e vi renderete conto di ricordarvela a memoria).
Sprofondiamo nell'indie, ovvero nel rock alternativo italiano, tra cantautori indipendenti e band "quasi" famose. Vittorio Cane passa in bici la sua "Domenica" (occhio alla perla di Remo Remotti), la Banda Fratelli fa portare una bicicletta a spasso da un guardiano notturno sognatore in "Buongiorno disse il metronotte" (e su quella bicicletta ci basarono tutto il marketing del disco, con un concorso grafico per i fans che la metteva in palio).
Enrico Botti, privato della patente da un severo signor tenente, decide che "A trovare i miei amici ci vado in bici" e nel video ci mette, sulle due ruote, un significativo campione della scena underground del basso Piemonte (il più bello è certamente Nicolas Roncea, in bmx verde e papillon).
Alberto Bianco ospita nella sua canzone "La solitudine perchè c'è?" Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, ed essendo amico di Max Gazzè e Niccolo Fabi lo fa anche lui mettendolo a cavallo di una bicicletta, anche se non un tandem (delle belle bici però).
Gli ultimi arrivati sono i Pagliaccio, che fanno di più, perchè con la canzone "Zerbino" parlano di bici, suonano i campanelli delle bici (o meglio, li fanno suonare al pubblico durante i concerti) e nel video, appena uscito, ovviamente vanno in bici.
Quindi, dopo questa lunga digressione, ci chiediamo: perchè ai musicisti piace la bici? Perchè i musicisti amano la libertà, e la bicicletta è un mezzo libero, la cosa più naturalmente vicina a volare che può fare l'uomo, più piccolo è il contatto con il suolo meglio è, non serve benzina, non servono patenti, solo voglia di andare.

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